Il 31 marzo non basta!

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I Dottori Commercialisti hanno ufficializzato le loro proposte emendative al decreto cessione crediti

 

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha proposto nella giornata del 23 febbraio 2023 alcuni interventi emendativi al decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023 in materia di cessione di crediti da bonus edilizi.

In particolare ci preme sottolineare la richiesta – al fine di concedere più tempo a contribuenti e banche per perfezionare quante più acquisizioni possibili

una ulteriore proroga dei termini per la presentazione della comunicazione dell’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022 e per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2021, nonché la proroga dei connessi termini di messa a disposizione dei dati per la dichiarazione redditi precompilata e di trasmissione dei dati relativi alle spese sostenute dai condomini.

Oltre a questo :

1) è stato richiesto di intervenire, con una norma di interpretazione autentica, su aspetti tutt’oggi dubbi quali la facoltà e non l’obbligo di liquidazione di stati avanzamento lavoro per gli interventi diversi dai superbonus;

2) la facoltà e non l’obbligo di inclusione nelle asseverazioni tecniche dell’attestazione di congruità delle spese relative all’apposizione del visto di conformità;

3) la possibilità di accedere alla remissione in bonis nel caso di presentazione dell’allegato B, ai fini del sisma bonus e del super sisma bonus, successivamente al deposito del titolo edilizio o dell’inizio lavori;

4) il perimetro temporale e oggettivo del requisito SOA per affidamento dei lavori in ambito superbonus.

Per il Presidente del Consiglio nazionale, Elbano de Nuccio, “il decreto che si appresta ad essere discusso in Parlamento è l’occasione per dipanare i numerosi dubbi applicativi che ancora oggi, dopo quasi tre anni, rendono incerta l’applicazione della norma. Per queste ragioni, il Consiglio nazionale ha avanzato proposte ragionevoli che, auspichiamo, possano essere favorevolmente accolte”.

E’ chiaro che gli emendamenti al Decreto saranno particolarmente numerosi e verteranno molti altri aspetti non precisamente cristallini, tipo la questione di come individuare l’inizio dei lavori per gli interventi in edilizia libera o se le spese inerenti a varianti in aumento delle opere da eseguire presentate dal 17 febbraio 2023 possano essere oggetto di cessione del credito o sconto in fattura oppure no.

E’ senz’altro ancora troppo presto ma sarebbe utile non rimandare troppo.

Uno dei fallimenti dei Bonus è stato, a mio modo di vedere, il rallentamento costante dovuto a aspetti burocratici necessari ma senz’altro troppo, davvero troppo , faraginosi.

Basti pensare che la famosa check list contenuta nel DL 11/2023, della quale si era trattato nell’articolo ESCLUSO IL CONCORSO IN VIOLAZIONE CON REGOLE CERTE NELL’ACQUISTO DI CREDITI D’IMPOSTA. particolarmente breve e più volte snellita nelle varie bozze che circolavano nelle poche ore prima della pubblicazione, ha provocando per almeno uno degli advisor, NON una accelerazione delle procedure, MA anzi, un ulteriore richiesta di istruttoria e documentazione.

Forse è davvero ora di cominciare a pensare una legge ex novo per le agevolazioni edilizie ed energetiche che si vorranno avallare per gli anni a venire.

Articolo di Fabiana Nesi,

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