Bonus edilizi cedibili 3 volte

Dopo la prima cessione le ulteriori due potranno effettuarsi solo in favore di banche o intermediari finanziari abilitati.

Le notizie e le anteprime delle bozze del Decreto Legge sembrano indicare che questa sarà alla fine la scelta del governo in risposta alla prima stesura delI’art. 28 del D.L. 4/2022 (Sostegni ter).

Sulla questione è apparso un primo articolo di “Italia Oggi” che oltre a questa indicazione evidenzia altri due aspetti, uno dei quali se confermato comunque sarà decisamente lesivo per gli operatori che hanno pratiche con gestione “mista”.

Mi riferisco a coloro i quali hanno optato per gestire una parte dei loro crediti d’imposta in Compensazione con altri tributi in alternativa e o in aggiunta a quelli in corso di cessione a Poste o Banche.

Nel testo si legge che verrà previsto che i crediti non possono essere oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate.

Ciò implicherebbe che coloro i quali hanno provveduto a fare compensazioni per il 2020 o per il 2021 potrebbero non poter cedere le rate a venire.

La seconda disposizione riguarda la «tracciabilità» dei bonus edilizi: per superare il problema della cessione parziale, al credito verrà attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive.

Tali disposizioni si dovranno applicare alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle entrate a partire dal

1° maggio 2022.

Se anche questo fosse approvato, che ne sarebbe di tutte le pratiche del periodo 17 febbraio /01 maggio?

E di quelle anteriori?

L’ultima cosa di cui l’intero comparto ha bisogno è ulteriore confusione e parcellizzazione dei periodi da considerare per la gestione e fattibilità delle operazioni.

In seguito al fenomeno delle “presunte” frodi emerse l’obiettivo dovrebbe essere quello di limitare i rischi connessi con la presenza di cessionari dei crediti che pagano il prezzo della cessione con capitali di possibile origine illecita nonché lo svolgimento di abusiva attività finanziaria da parte di soggetti privi delle prescritte autorizzazioni che effettuano plurime operazioni di acquisto di crediti da un’ampia platea di cedenti.

Oltre ovviamente all”eventuale natura fittizia dei crediti stessi.

Per fare questo il legislatore stia ben attento ad ogni dettaglio della stesura definitiva se non si vuole distruggere l’ambizioso progetto del 2020:

Efficientare il patrimonio immobiliare di tutta la nazione sia a livello di antisismica sia riguardo all’attualissimo e urgente tema del risparmio energetico, senza dimenticare l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ci sarebbe la possibilità per valorizzare l’intera nazione, speriamo che la “linea vita” obbligatoria per i tetti e coperture ci si renda conto che è necessaria anche per la gestione finanziaria della pratiche dei Bonus a tutela di coloro i quali si son trovati dentro queste operazioni con correttezza ed onestà.

Articolo di Fabiana Nesi

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