BONUS EDILIZI: CHIAREZZA SUL PRESENTE PRIMA DI COSTRUIRE UN FUTURO ATTINGENDO DALL’ESPERIENZA PASSATA

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L’utilità delle domande, delle proposte e dei confronti sintetizzata nell’evento organizzato da Eutekne col Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dall’ ODCEC di Roma.

E’ stata una mattinata densissima di contenuti, spunti, proposte, confronti e di interventi quella che si è svolta giovedì scorso a Roma.

Un evento al quale in moltissimi hanno assistito in presenza o collegandosi in diretta o attingendo alla registrazione che è stata resa gratuitamente fruibile da Eutekne.

E’ stato molto interessante ascoltare come i diversi dubbi che sono stati sollevati da tutte le parti interessate non siano andati persi ma, per una volta hanno avuto voci qualificate ad esprimerli e orecchie autorevoli e competenti ad ascoltarli.

Si è parlato delle difficoltà di portare a compimento le cessioni dei crediti, di quali siano i nodi da sciogliere al riguardo, delle differenti esigenze da parte delle Banche rispetto a quelle del Governo, si è cercato di dare indicazioni e possibili soluzioni alla questione delle capienze, delle tempistiche e delle responsabilità ed è parso chiaro a tutti come questo sia un dibattito aperto che troverà risposte piuttosto a breve in un modo o in un altro.

Oltre alla questione “incagli” , per taluni veri, per altri, solo apparenti, quello che ci interessa qui evidenziare sono gli aspetti operativi su i quali anche qui e nei tanti quesiti che giungono alle DOMANDE GIUSTE ci siamo interrogati.

Si è trattato di:

  1. Obbligo o meno di esecuzione dei lavori correlata alle fatture ( SAL) per le cessioni dei crediti d’imposta da bonus minori,
  2. Allegato B tardivo e perdita della possibilità di detrazione del Sismabonus,
  3. Attestazioni SOA, obbligo iscrizione
  4. Varianti Cilas post DL 11/2023 e possibilità di cessione del credito e sconto in fattura
  5. Edilizia libera e momento in cui può ritenersi “avviato” il lavoro agli effetti del DL. 11/23
  6. Preliminare registrato per il Sismabonus acquisti e DL. 11/23
  7. Interventi in zone sismiche e cessioni dei crediti
  8. Blocco delle cessioni per le ONLUS
  9. Proroghe dei termini per le unifamiliari per il mantenimento del 110% di bonus su lavori con 30% già realizzato al 30 settembre 2022,
  10. Documentazione antiriciclaggio richiesta dal DL. 11/2023
  11. Asseverazione di congruità dei prezzi contenente o meno la spesa per il visto di conformità
  12. Proroga della scadenza del 31 marzo per le Comunicazioni delle opzioni per cessione del credito o sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022
  13. Crediti sequestrati “provvisoriamente” e necessità di modificare la successiva fruibilità degli stessi,
  14. L’opzione di compensazione dei crediti d’imposta negli F24 per gli istituti di credito

Il fatto che su questi temi, sui quali qui su le DOMANDE GIUSTE, come altrove abbiamo speso tante parole e considerazioni e commenti va assolutamente letto in senso positivo.

Non sono questioni marginali e soprattutto non sono finite nel dimenticatoio generale. Qualcuno se ne sta occupando e sta cercando di fare definitiva chiarezza.

Questo ci fa ben sperare.

Così come ci è parso interessante l’intervento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate là dove ha in qualche modo espresso il suo favore nei confronti di ogni chiarimento ufficiale che sia stato richiesto sottolineando anche con enfasi come le Circolari emanate dall’Agenzia NON sono interpretazione autentica, non sono norme MA solo ed ESCLUSIVAMENTE documenti di PRASSI interna volte a dare indicazioni ai propri dipendenti.

Quante volte lo abbiamo detto e ripetuto? tante, eppure, giocoforza, nel marasma normativo che si è susseguito, quale altro strumento avevamo oltre alla nostra ragione e alla nostra conoscenza professionale per poter prendere sull’istante decisioni che andavano a toccare direttamente e pesantemente gli interessi dei nostri assistiti?

Si parla adesso di chiarire dei punti controversi, come quelli sopra citati. Ne saremo tutti lieti.

Mi pongo tuttavia sin da subito un altra domanda valida per qualche caso, non per tutti:

Supponiamo che per attenersi a quelle che erano le indicazioni più stringenti si sia consigliato al cliente/committente di rinunciare ad un Bonus o a una cessione perché non ne ricorrevano all’epoca le condizioni, e adesso, si chiarisse che invece quelle condizioni potevano esserci,

cosa sarà possibile fare?

Faccio un esempio tra tutti:

Supponiamo che un committente nel 2021 abbia omesso o presentato tardivamente un allegato B, motivo per cui gli è stato detto ( come indicato anche in più di un interpello) che non poteva beneficiare del Supersismabonus su quell’intervento ma che casomai avrebbe potuto avere il bonus ristrutturazioni,

Stiamo parlando del 50% contro il 110%.

Se questo soggetto nel frattempo ha eseguito i lavori e li ha anche già chiusi e magari ha anche già fatto le proprie cessioni dei crediti ottenendo il 50% ,

SE ADESSO fosse chiarito che l’allegato B omesso o tradivo può beneficare dell’istituto della remissione in Bonis,

COME POTREBBE IL COMMITTENTE RECUPERARE IL 60% ( 110% – 50%) PERDUTO ?

Visto che abbiamo la fortuna che delle questioni se ne sta parlando, sarebbe davvero opportuno che le SOLUZIONI che si andranno trovando siano DAVVERO utili a rendere CHIAREZZA e GIUSTIZIA a tutti.

Di questo grandissimo bagaglio di esperienze e di problemi dovrà farsi tesoro per creare LA NUOVA VERSIONE DEI BONUS EDILIZI

CHE, E’ SOSTANZIALMENTE CERTO, NASCERA’ CON ALIQUOTE DI DETRAZIONE PIù BASSE MA QUASI SICURAMENTE NON PERDERA’ LA POSSIBILITA’ DI OPTARE PER LA CESSIONE DEL CREDITO.

Articolo di Fabiana Nesi

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