POSTE SOSPENDE L’ACQUISTO DEI CREDITI

Pessimo risveglio oggi per chi aveva in programma di cedere crediti da Bonus Edilizi a Poste

A un anno dal fatidico Decreto Antifrode ( era l’11 novembre 2021 D.L. 157) Poste si ferma di nuovo.

Restano da indagare i motivi.

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Uno possibile potrebbe derivare dalla notizia della settimana scorsa in base alla quale la Terza sezione penale della Cassazione ha respinto tutti i ricorsi degli istituti bancari contro i rispettivi provvedimenti di sequestro dei crediti di imposta che tali soggetti avevano acquistato (sentenze Cass. nn., 40865, 40866, 40867, 40868, 40869).

Poste Italiane (oltre ad altri quattro Istituti) aveva fatto ricorso contro il provvedimento di sequestro dei crediti di imposta che aveva acquistato nei modi previsti dall’art. 121 del DL 34/2020 presso soggetti successivamente indagati per i reati di associazione a delinquere e di truffa aggravata ai danni dello Stato, al fine di beneficiare indebitamente del superbonus e degli altri bonus edilizi da cui i crediti di imposta acquisiti derivano.


Il collegio giudicante ha ritenuto infondata l’interpretazione della lettera della norma, di cui al citato art. 121 del DL 34/2020, volta ad affermare la piena autonomia e separazione tra il bonus edilizio spettante al beneficiario nella originaria forma di detrazione e il credito di imposta che si “genera” in capo al fornitore o al cessionario per effetto della comunicazione all’Agenzia delle Entrate dell’opzione di sconto in fattura o cessione del credito.

Questa lettura, basata essenzialmente sul dato testuale del secondo periodo del comma 4 dell’art. 121 (“i fornitori e i soggetti cessionari rispondono solo per l’eventuale utilizzo del credito di imposta in modo irregolare o in misura maggiore al credito di imposta”), non può essere accolta, secondo il collegio giudicante, anche alla luce di quanto prevede il secondo periodo del comma 3 del medesimo articolo (“il credito di imposta è usufruito con la stessa ripartizione in quote annuali con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione”), che confermerebbe la “natura intrinsecamente derivativa” del credito rispetto alla detrazione.

Oltre a ciò è comunque confermata anche la previsione di una responsabilità in solido dei fornitori e cessionari, ai sensi del comma 6 dell’art. 121, seppure limitata all’ipotesi di loro concorso nella violazione che, come recentemente specificato, presuppone in ogni caso il dolo o la colpa grave di questi ultimi.

Inoltre, afferma la Cassazione, NON può essere decisivo quanto era stato affermato dall’Agenzia delle Entrate nella circ. n. 24 dell’8 agosto 2020 , sia perché le interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate non sono “un’interpretazione autentica vincolante erga omnes”, sia perché “la stessa Agenzia – con la successiva circolare n. 23/E del 23 giugno 2022 – ha sostenuto una tesi contraria”.

Si ricorda che l’AdE, dopo la mera replica testuale del già richiamato secondo periodo del comma 3 dell’art. 121, aveva specificato: “pertanto, se un soggetto acquisisce il credito di imposta, ma durante i controlli dell’ENEA o dell’Agenzia delle Entrate viene rilevato che il contribuente non aveva diritto alla detrazione, il cessionario che ha acquisito il credito in buona fede non perde il diritto ad utilizzare il credito di imposta”.


Pare per questo possibile che Poste , con la conferma dei provvedimenti di sequestro, considerate anche le argomentazioni sviluppate dalla Cassazione per il rigetto dei ricorsi, vista la pesante situazione che potrebbe trovarsi ad affrontare, abbia deciso per uno STOP prudenziale in attesa di prendere decisioni definitive.

Il rischio per l’Istituto è quello di dover considerare definitivamente inutilizzabili quegli attivi iscritti nei loro bilanci, oltre che trovarsi coinvolti in una responsabilità solidale di cui al comma 6 dell’art. 121 del DL 34/2020, ove dovessero venire considerati come dei cessionari privi di quella diligenza che avrebbero dovuto porre in sede di acquisto.

Il panico per chi stava finendo le pratiche in vista del fine anno c’è. Occorre guardarsi intorno, occorre capire meglio .

Occorre in concreto: UN TEMPESTIVO CHIARIMENTO E UN URGENTE PIANO ALTERNATIVO da consigliare.

Vedremo nelle prossime ore cosa accadrà .

Articolo di Fabiana Nesi

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