L’Agenzia delle Entrate aggiorna con Risoluzione 19/E le modalità per l’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta derivanti da Superbonus, Sismabonus e Bonus Barriere Architettoniche.
Sono istituiti i codici tributo per l’individuazione delle nuove rate risultanti dalla ripartizione in dieci quote annuali, a norma dell’art. 9 co. 4 del DL 176/2022, dei crediti d’imposta derivanti dalle comunicazioni di opzione di cui all’art. 121 del DL 34/2020, inviate entro il 31.3.2023, relative a
- superbonus ex art. 119 del DL 34/2020,
- bonus barriere 75% ex art. 119-ter del DL 34/2020
- sismabonus ex art. 16 co. 1-bis – 1-septies del DL 63/2013.
Tali codici tributo sono:
– “7771” per il superbonus;
– “7772” per il sismabonus;
– “7773” per il bonus barriere 75%.
Vengono inoltre istituiti nuovi codici tributo per i crediti derivanti dalle opzioni ex art. 121 del DL 34/2020
comunicate dall’1.4.2023,
relative a superbonus, sismabonus e bonus barriere 75%
(tali crediti non possono essere ripartiti in 10 quote annuali
ai sensi dell’art. 9 co. 4 del DL 176/2022).
I codici tributo sono:
– per il superbonus, “7709” (crediti derivanti dall’opzione di cessione) e “7719” (crediti derivanti dallo sconto sul corrispettivo);
– per il sismabonus, “7738” (crediti derivanti da opzione di cessione) e “7739” (crediti derivanti dallo sconto sul corrispettivo);
– per il bonus barriere 75%, “7710” (crediti derivanti da opzione di cessione) e “7740” (crediti derivanti dallo sconto sul corrispettivo).
In sede di compilazione del modello di pagamento F24, da presentare esclusivamente tramite i servizi telematici resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate, i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”.
In fase di elaborazione dei modelli F24 ricevuti, sulla base dei dati risultanti dalle comunicazioni delle opzioni e dalle eventuali successive cessioni, nonché dalla ripartizione in dieci rate di cui all’articolo 9, comma 4, del decreto-legge n. 176 del 2022, l’Agenzia delle Entrate effettua controlli automatizzati allo scopo di verificare che l’ammontare dei crediti utilizzati in compensazione da ciascun soggetto non ecceda l’importo della quota disponibile per ciascuna annualità, pena lo scarto del modello F24.
Si evidenzia che nel campo “anno di riferimento” del modello F24 deve essere indicato l’anno in cui è utilizzabile in compensazione la rata annuale del credito, nel formato “AAAA”.
Articolo di Fabiana Nesi
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