PERCHE’ IL SERVIZIO DI CESSIONE DEI CREDITI DI POSTE E BANCHE E’ MOMENTANEAMENTE NON DISPONIBILE

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IL D.L. 157/2021 RESPONSABILIZZA PESANTEMENTE GLI ACQUIRENTI DEI CREDITI

Mentre la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Legge Antifrode è stata aggiornata a tempo record, lo stesso non può dirsi per quanto riguarda i più importanti portali tramite i quali si effettuano le cessioni dei crediti relativi ai Bonus Edilizi.

CESSIONI DI CREDITO D’IMPOSTA E OBBLIGHI ANTIRICICLAGGIO

Il co. 4 del nuovo art. 122-bis del DL 34/2020, introdotto dall’art. 2 del DL 157/2021, prevede che i destinatari degli obblighi antiriciclaggio che intervengono nelle cessioni del credito di imposta, corrispondente alla detrazione “edilizia”, non procedono all’acquisizione del credito in tutti i casi in cui ricorrono i presupposti di cui agli artt. 35 e 42 del DLgs. 231/2007.

Di chi stiamo parlando?

L’art. 3 del DLgs. 231/2007 elenca i soggetti obbligati al rispetto della normativa antiriciclaggio, ossia:

  • tutti gli intermediari bancari e finanziari di cui al co. 2, (Banche , Poste etc. )
  • gli altri operatori finanziari di cui al co. 3, ( Fiduciarie, Mediatori creditizi , Cambiavalute etc. )
  • professionisti di cui al co. 4,( tra gli altri Dottori Commercialisti, Notai , Avvocati, Revisori Legali etc. )
  • altri operatori non finanziari di cui al co. 5 ( Mediatori immobiliari, Mediatori Civili, Operatori professionali in Oro etc. )
  • i prestatori dei servizi di gioco di cui al co. 6

Questi soggetti a far data dall’entrata in vigore del D.L. 157/2021,devono astenersi dal rendersi cessionari di crediti di imposta, nelle ipotesi di insorgenza dell’obbligo di segnalazione all’UIF di operazioni sospette .

La norma prevede altresì che gli stessi

si debbano astenere dal compimento delle operazioni nei casi di impossibilità oggettiva di effettuare l’adeguata verifica della clientela.

Per chi già avuto esperienza nei mesi scorsi delle pratiche di cessioni dei crediti la differenza tra le varie offerte di Poste e di vari Istituti di Credito è palese. Si passa dai due estremi opposti : dall’opzione ZERO richieste documentali al maremagnum di documenti di ogni ordine e grado.

Anche nel caso delle richieste più approfondite, in ogni caso, bisogna vedere SE tra le informazioni inviate ci sono tutte quelle che sono da ritenersi opportune per la verifica della clientela.

Fino a quando non riusciranno ad adeguare le piattaforme informatiche a tali nuovi obblighi sarà difficile aspettarsi di riuscire a cedere i propri crediti maturati. OVVIAMENTE a meno che nel frattempo non intervengano esoneri “eccezionali” per alcune di queste categorie.

Non ci sono molte strade alternative se si persegue la legalità.

Per questo non resta che attendere.

Articolo di Fabiana Nesi

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